01/02/2020
Sampdoria - Napoli: l'analisi tattica
La terza giornata di ritorno della serie A vedrà il Napoli impegnato nel monday night a Genova contro la Sampdoria. La squadra ligure, con Ranieri in panchina che ha rilevato Di Francesco dopo sette partite di campionato, sta cercando con buoni risultati di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica ed affronterà l'impegno con la massima umiltà e rispetto dell'avversario. L'approccio del tecnico romano, dall'alto della sua grande esperienza, è stato quello di dare equilibrio alla squadra che sembrava piuttosto sbilanciata nel 4-3-3 del suo predecessore, pensando dapprima a rinforzare la fase difensiva; non è un caso che i blucerchiati hanno abbassato la media di goal subiti anche se, al contempo, risultano essere uno degli attacchi meno prolifici della massima serie.
Da un punto di vista dei moduli, Ranieri ha diverse soluzioni che cambia spesso anche a gara in corso; tuttavia il sistema più usato è il 4-4-2 che prevede due linee molto ravvicinate e gli attaccanti Gabbiadini e Quagliarella che iniziano la fase di interdizione. La manovra offensiva si sviluppa spesso con verticalizzazioni rapide e l'attacco allo spazio dei due attaccanti. Inoltre, si sfruttano molto le fasce dove i terzini accompagnano sempre l'azione proponendosi alti in sovrapposizione con gli esterni offensivi Linetty e Jankto, a loro volta pericolosi nelle transizioni verticali e nei tiri dalla distanza; da questo punto di vista peserà oltremodo l'assenza di Bereszyski tenuto conto che il polacco garantisce un rendimento elevato in entrambe le fasi.
Il Napoli sembra aver imboccato la strada giusta per venir fuori da questo periodo negativo. Sarà necessario dare continuità alle belle vittorie ottenute con la Lazio in Coppa Italia e la Juventus in campionato. Gattuso dovrebbe oltretutto iniziare a recuperare qualche infortunato di lungo corso ed inoltre può continuare a beneficiare dei "frutti" del calciomercato potendo disporre, dopo Demme e Lobotka, anche di Politano come alternativa in avanti. Gli azzurri non dovranno insistere per vie centrali perchè i doriani presidiano bene la zona con Ekdal e Vieira (o Thorsby) che si piazzano a protezione della propria sedici metri, bensì dovranno agire dall'esterno dove è più facile trovare spazi; inoltre, in questo modo si può massimizzare l'ottimo momento di forma di Insigne il quale, oltre se stesso, sembra aver ritrovato il binario giusto sull'out mancino con Mario Rui e Zielinski.
Antonio Rea
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