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24/01/2020

Napoli - Juventus: l'analisi tattica

Napoli - Juventus: l'analisi tattica

 Seconda giornata di ritorno di serie A, il San Paolo ospita il big match tra il Napoli e la Juventus nel posticipo serale delle 20,45. Negli ultimi anni questa gara era molto importante per l'assegnazione dello scudetto ed anche all'andata le due squadre hanno dato vita ad un match pieno di emozioni, terminato 4-3 per i bianconeri grazie ad un autorete di Koulibaly nei minuti di recupero. Purtroppo per il Napoli, ora l'esito di questa sfida è importante solo per i torinesi per quel che riguarda l'alta classifica, tuttavia all'ombra del Vesuvio le partite contro la Vecchia Signora non sono mai come le altre. Inoltre, c'è l'ulteriore suggestione fornita dalla presenza di Sarri sulla panchina bianconera dopo che per tre anni è stato l'allenatore del Napoli molto amato dalla piazza.

Il tecnico di Figline Valdarno è al primo anno alla guida della compagine piemontese dopo l'esperienza al Chelsea e si trova ad applicare i suoi sublimi concetti di gioco avendo a disposizione calciatori di livello altissimo. Infatti, la rosa juventina è composta da tanti atleti, tutti fortissimi, che consentono a Sarri di disporre di numerose alternative sia tecniche che tattiche. Non è un caso che la squadra bianconera non ha un sistema di gioco consolidato ma varia spesso soprattutto dalla cintola in su dove l'allenatore può veramente divertirsi a scegliere gli uomini, avendo come punto fermo la presenza di Cristiano Ronaldo insieme al quale si alternano gente come Higuain (anche lui ex), Dybala, Douglas Costa e tanti altri.

Restano però i concetti di gioco da cui Sarri non transige, ovvero linea di difesa a quattro molto alta, reparti corti, pressing sul portatore di palla sin dalla tre quarti avversaria e giro palla rapido e continuo. La squadra bianconera è abituata ad avere il pallino del gioco in mano e quando attacca lo fa con tanti uomini che riempiono la metà campo opposta proprio per creare alternative di gioco e finalizzazioni. I terzini sono costantemente alti e le mezzale di zona si muovono in maniera sincrona per creare tante linee di passaggio e superiorità in zona palla. Inutile sottolineare che il risultato si può sbloccare a favore della Juventus anche grazie alla giocata del singolo; infatti, come detto, ci sono tanti fuoriclasse in maglia bianconera che possono determinare le sorti di un match anche individualmente.

Tuttavia, l'uomo più importante nello scacchiere tattico di Sarri è senza dubbio Pjanic il quale detta i tempi della manovra ed è sempre pronto a proporsi come "scarico" per i compagni di squadra. Pertanto, Gattuso dovrà studiare una marcatura speciale per il bosniaco con Milik in prima battuta e Demme a raddoppio proprio per cercare di ridurre i pericoli a ridosso della sedici metri partenopea.

Il tecnico juventino ha un emergenza sull'out destro di difesa con De Sciglio e Danilo entrambi indisponibili per infortunio per cui dovrà adattare ancora una volta Cuadrado in quel ruolo, consapevole che il colombiano è temibile in fase offensiva ma, evidentemente, concede qualcosa quando deve contenere. Da questo punto di vista Insigne potrebbe risultare determinante perché gioca proprio in quella zona di campo e deve puntare il diretto avversario con determinazione nell'uno contro uno.

Il Napoli dovrà dare continuità di gioco e risultato rispetto alla vittoriosa gara di coppa Italia disputata martedì contro la Lazio, per riuscirci gli azzurri dovranno essere pronti ad una gara fisica, combattendo dal primo all'ultimo minuto, presidiando tutte le zone del campo con la massima determinazione e cercando di sfruttare con cinismo ogni occasione buona che dovesse capitare. Da questo punto di vista il pubblico potrebbe essere determinante in quanto è previsto che riempia in maniera importante gli spalti dell'arena di Fuorigrotta spingendo gli atleti di Gattuso nella battaglia sportiva.

Antonio Rea

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