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18/10/2019

Napoli - Hellas Verona: l'analisi tattica

Napoli - Hellas Verona: l'analisi tattica

Riprende la serie A dopo la sosta per le nazionali ed in queste occasioni c'è sempre l'incognita legata alle condizioni degli atleti che rientrano dagli impegni internazionali, per cui gli allenatori delle squadre di club devono tenere in conto anche questo fattore in fase di preparazione dei rispettivi match nonchè sulle scelte dei calciatori da schierare dal primo minuto. Da questo punto di vista Ancelotti deve valutare le condizioni di Lozano che è tornato piuttosto malconcio e va ad aggiungersi agli indisponibili Maksimovic, Husaj e Mario Rui.

Per il Napoli c'è l'ostacolo Hellas Verona, storicamente avversario ostile per una questione di campanilismo più che per un fattore prettamente sportivo; la squadra scaligera è la vera sorpresa di questo avvio di stagione, ha ottenuto ottimi risultati esprimendo un gioco molto spettacolare. L'allenatore Juric è riuscito nell'intento di trasmettere le sue idee fatte di calcio propositivo, pressing alto e movimento continuo del pallone per disorientare l'avversario. I veneti non sono la classica provinciale che gioca in maniera sparagnina badando al "prima non prenderle", infatti anche al cospetto di avversari di rango superiore ha cercato di non snaturare il suo modo di giocare.

Il modulo può essere sintetizzato con un 3-4-2-1, con i difensori esterni che giocano molto larghi per consentire ai terzini Faraoni e Lazovic di salire ed accompagnare con la loro velocità l'azione offensiva. In mezzo al campo operano l'ottimo Amrabat e Miguel Veloso il quale è il faro della formazione gialloblù, dai suoi piedi nascono tutte le azioni veronesi ed inoltre è molto bravo sui calci piazzati sia diretti che indiretti. Altro tema tattico di Juric è costituito dai due trequartisti che giocano alle spalle dell'attaccante Stepinski; i vari Verre, Salcedo e Zaccagni, infatti, svariano su tutto il fronte offensivo senza dare punti di riferimento ed i loro movimenti sono propedeutici alla creazione di spazi nei quali si inserisce anche Amrabat che è molto forte in queste situazioni.

Gli azzurri, per diversi motivi, devono necessariamente ottenere l'intera posta in palio e per fare questo dovranno rispettare l'avversario adeguandosi, se necessario, ai ritmi frenetici dei veneti. Innanzitutto c'è da marcare con molta attenzione Veloso per disinnescare sul nascere le manovre veronesi ed al contempo, tentare di sottrargli il pallone e ribaltare velocemente l'azione in quanto l'ex Genoa non è molto rapido; inoltre, non dovranno essere concessi spazi tra le linee di difesa e centrocampo perché i due calciatori gialloblù che giocano sotto punta in questo caso potrebbe diventare letali. In fase offensiva gli uomini di Ancelotti dovranno sfruttare lo spazio che si crea centralmente quando il difensore esterno si allarga, in questo Callejon a destra ed Insigne a sinistra (se dovessero essere loro i prescelti dal primo minuto) dovranno restare molto larghi e giocare in coppia con il terzino di fascia il quale a sua volta si sovrappone, per facilitare gli inserimenti centrali di Fabian ed anche i movimenti di Mertens.

C'è da riprendere il cammino in campionato e prepararsi al meglio al prossimo impegno in Champions, ancora una volta il San Paolo sarà gremito e la spinta del pubblico sarà fondamentale per accompagnare gli azzurri alla vittoria.

Antonio Rea

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