Nel settimo turno della Serie A, in un match di fondamentale importanza per la rincorsa alla vetta, il Napoli più brutto di stagione ottiene il primo pareggio in questo campionato dopo quello anonimo, sempre per 0 a 0, infrasettimanale in Champions League sul campo del Genk. Nel pomeriggio di Torino in una serata dove era necessario fare bottino pieno dopo l’ultima uscita in Belgio, gli azzurri giocano un primo tempo senza idee nel quale non sono quasi mai pericolosi, riuscendo a fare anche peggio nel secondo tempo nel quale subiscono la costante ed ordinata pressione del Torino capace di tenere il campo con personalità dando l’impressione di poter anche colpire con Belotti da un momento all’altro.

Ancelotti rinuncia a Callejon dal primo minuto schierando un 4-3-3 con Lozano largo a destra. Il ragazzo messicano seppur volenteroso sembra essere in difficoltà nel gioco di questo Napoli in qualsiasi posizione offensiva del campo disputando una prova sottotono a tratti irritante. Bene invece l’esordio dal primo minuto di Luperto al centro della difesa al posto dello squalificato Koulibaly di cui comunque si è sentita la mancanza in termini di leadership nei momenti in cui qualcosa doveva e poteva cambiare.

Bene Di Lorenzo con la sua intelligenza tattica sulla fascia di destra mentre è sempre più irriconoscibile su quella di sinistra Ghoulam, che risulta essere la bruttissima copia di quel terzino che, prima dell’infortunio con il City, era tra i primi 5 al mondo; l’algerino sembra non essere più in grado di
spingere con personalità e talvolta sembra essere timoroso nei contrasti. Difficile trovare spunti in queste serate di campionato, ma dall'allenatore, che si è sempre detto felice dell'organico a disposizione ( di grande livello, ndr), è lecito attendersi un valore aggiunto diverso.