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05/10/2019

Torino - Napoli: l'analisi tattica

Torino - Napoli: l'analisi tattica

 Torino e Napoli si affrontano per la settima giornata di Serie A 2019/2020, fischio d’inizio alle 18:00. Nella splendida cornice dello Stadio Olimpico Grande Torino la formazione allenata dall'ex Walter Mazzarri, reduce dalla sconfitta di Parma nel monday night, vuole tornare alla vittoria sfruttando appunto il fattore campo. Infatti, la squadra granata è quella che ha vinto il maggior numero di match casalinghi nel 2019 in Serie A: 10 su 13. Ovviamente dovrà fare i conti con la voglia di tre punti degli uomini di Ancelotti i quali devono vincere per accorciare rispetto ad Inter e Juventus approfittando dello scontro diretto in programma nel posticipo serale al Meazza.  Oltretutto gli azzurri vengono da una prestazione non proprio brillante in Champions League contro il Genk, per cui l'obiettivo unico è la vittoria che, peraltro, contribuirebbe a rasserenare l'ambiente in vista della sosta per le nazionali.

L'allenatore dei granata ha impostato la sua squadra con il modulo a lui più congeniale, ossia il 3-5-2. Fermo restando i tre difensori puri davanti a Sirigu e Rincon come "frangiflutti" ad ulteriore protezione della linea difensiva, ci sono due mezzali molto dinamiche come Baselli e Meitè (o Lukic) che fanno la doppia fase in maniera egregia. Gli esterni sono da sempre l'ago della bilancia tattica predisposta da Mazzarri, nel Torino di solito operano De Silvestri a destra ed Ansaldi a sinistra i quali fanno tutta la fascia continuamente e simultaneamente e non è raro vedere come l'uno conclude un'azione avviata dall'altro. In avanti, invece, l'allenatore granata ha l'imbarazzo della scelta sia come uomini che come soluzioni; nonostante ciò non si prescinde da capitan Belotti che è il terminale offensivo della squadra, mentre come partner si alternano Zaza (in dubbio per questa partita), Berenguer, Iago Falque e Verdi acquistato proprio dal Napoli negli ultimi giorni del mercato estivo.

L'impostazione della manovra granata parte spesso dalle retrovie con i vari Izzo, Djidji ed il ritrovato N'koulou i quali, oltre ad essere molto aggressivi in fase difensiva, contribuiscono alla costruzione palleggiata anche a fronte di un pressing ultraoffensivo dell'avversario di turno. Tuttavia, resta come principio di gioco l'equilibrio nella propria metà campo con linee di reparto molto strette e possesso palla alla ricerca degli spazi che poi vengono attaccati con grande rapidità. Da questo punto di vista il Napoli dovrà fare molta attenzione a non scoprirsi per non prestare il fianco alle ripartenze granata che sono, appunto, la specialità della casa; in queste situazioni gli esterni attaccano fin sulla linea di fondo ed i centrocampisti si buttano a rimorchio per dare man forte a Belotti che occupa stabilmente l'area di rigore. Non è un caso che il Torino ha già segnato quattro goal di testa, frutto anche della pericolosità degli uomini di Mazzarri sui calci piazzati che vengono preparati meticolosamente.

In fase offensiva Ancelotti dovrà tenere molto larghi gli attaccanti esterni e con i cambi di gioco sfruttare lo spazio creato tra il terzino ed il  centrale opposto che "scivola" verso la zona palla. In queste situazioni potrebbe anche esaltarsi Mertens il quale avendo un riferimento centrale può svariare su tutto il fronte offensivo e con la sua rapidità incunearsi nella sedici metri torinista. Gli azzurri dovranno attendersi un avvio molto aggressivo da parte del Torino che sarà sospinto anche dal suo pubblico sempre numeroso e "caldo", per cui l'approccio sarà oltremodo decisivo per portare a casa quello che è l'obiettivo di partenza.

 

Antonio Rea

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