25/05/2019
Bologna - Napoli: l'analisi tattica

Ultimo atto ufficiale della stagione calcistica 2018/19 per il Napoli che chiude il suo campionato allo stadio Dall'Ara di Bologna. La squadra di casa, ormai matematicamente salva grazie alla cura Mihajlovic, vorrà salutare il proprio pubblico battendo una grande malgrado i problemi di formazione che attanagliano la squadra felsinea. Anche Ancelotti dovrà rinunciare per squalifica a due pilastri come Allan e Koulibaly anche se non mancano le soluzioni a disposizione del tecnico di Reggiolo.
Stante la condizione di mancanza di pressioni legate alla classifica dovremmo assistere ad un match spettacolare, senza tatticismi, con le due squadre che si affrontano a viso aperto; peraltro i rossoblù tra le mura amiche spesso si esaltano soprattutto quando affrontano un avversario di rango superiore.
Il sistema di gioco maggiormente utilizzato da Mihajlovic da quando è subentrato ad Inzaghi sulla panchina emiliana è il 4-2-3-1 con i 3 trequartisti che sono attaccanti aggiunti alle spalle dell'unica punta che, per l'occasione, dovrebbe essere Destro. E' in questa zona del campo che il Bologna sovente ha risolto le partite a suo favore perchè gente come Palacio, Soriano e lo stesso Orsolini sono molto bravi tecnicamente e saltano l'uomo con grande facilità. In fase attiva la squadra bolognese sfrutta anche le sortite offensive dei terzini Mbaye e soprattutto Dyiks, quest'ultimo molto rapido e dinamico malgrado la stazza da granatiere. Inutile sottolineare la pericolosità sulle palle inattive dei rossoblù potendo annoverare tra le proprie fila oltre al terzino belga anche Danilo, Soriano, Santander e Lyanco.
Tuttavia, la difesa è il tallone di Achille della squadra felsinea perché i due mediani Pulgar e Dzemaili (o Nagy) fanno poco schermo in fase di non possesso ed inoltre la coppia centrale soffre la rapidità degli avversari. Da questo punto di vista non è da escludere l'adozione di una variante tattica da parte del tecnico serbo che potrebbe optare per una linea di difesa a tre, tenuto conto anche che i due terzini sono vere e proprie ali adattate.
I partenopei dovranno sfruttare queste situazione attuando una pressione alta con molti uomini e cercando le imbucate centrali negli spazi non coperti dai due mediani. In questo saranno determinanti i movimenti degli uomini che agiscono sotto punta i quali dovranno disegnare linee di passaggio alle spalle dei centrocampisti e puntare direttamente verso la porta avversaria.
Sarà importante espugnare lo stadio bolognese per superare la soglia "psicologica" degli ottanta punti che era l'obiettivo dichiarato di Ancelotti oltre che chiudere nel modo migliore un campionato che può essere considerato più che positivo malgrado qualche passaggio a vuoto avuto nel corso dell'annata.
Antonio Rea

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