04/05/2019
Napoli - Cagliari: l'analisi tattica

La serie A volge al termine, per il Napoli è la penultima gara casalinga contro il Cagliari di Maran. Gli azzurri hanno fissato nel secondo posto con superamento degli ottanta punti l'obiettivo, seppur effimero, per dare un senso a questo finale di stagione. Anche la squadra sarda ha raggiunto il suo traguardo poiché manca solo matematica per suggellare la salvezza ormai acquisita e quindi gli isolani scenderanno in campo con relativa tranquillità giocando a viso aperto per portare via un risultato positivo che, contro il Napoli, manca da sei scontri diretti nei quali, oltretutto, hanno subito tanti goal.
Il tecnico ex Chievo confermerà il suo sistema di gioco consueto, ossia il 4-3-1-2, malgrado le diverse defezioni e tanti dubbi di formazione. I concetti di gioco degli isolani si basano sulla velocità, equilibrio e ripartenze. Infatti, gli uomini di Maran giocano molto raccolti a difesa della propria sedici metri con tanti uomini dietro la linea della palla e poi, appena possibile, cercano di ribaltare l'azione con lanci lunghi verso la punta che ha il compito di far salire la squadra con i terzini che si alzano rapidamente. Da questo punto di vista è fondamentale la presenza di Pavoletti, ex di turno molto amato dal pubblico partenopeo, il quale riesce a far valere il suo fisico da granatiere ed inoltre è imbattibile sul gioco aereo e pertanto capitalizza i tanti cross che arrivano dalle fasce. Non è casuale che la squadra cagliaritana si trova al primo posto nella speciale classifica delle reti realizzate a seguito di cross. Maran sfrutta la fisicità del suo ariete anche per abbassare la linea di difesa avversaria al fine di creare spazio per gli altri attaccanti come Joao Pedro o Thereau che hanno caratteristiche diverse e riescono a saltare l'uomo ed inserirsi per vie centrali.
Ancelotti dovrebbe schierare la migliore formazione possibile senza esperimenti perché queste ultime partite sono importanti non solo per gli obiettivi citati ma anche in chiave futura per programmare la prossima stagione con serenità e riavvicinare il pubblico alla squadra considerato che in questa occasione si preannuncia il minimo di presenze al San Paolo nell'era De Laurentiis. Va considerato, oltretutto, che gli azzurri non vincono al San Paolo da ben tre gare consecutive considerando anche la gara con l'Arsenal ed è pertanto necessario tornare a vincere tra le mura amiche.
Antonio Rea

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