10/04/2019
Arsenal - Napoli: l'analisi tattica

L'attesa sta per terminare, l'Emirates Stadium di Londra è pronto ad ospitare l'andata dei quarti di finale di Europa League tra l'Arsenal ed il Napoli. Questa gara è stata definita da molti come una finale anticipata; si affrontano infatti le squadre che insieme al Chelsea sono candidate alla vittoria finale del secondo trofeo continentale per club. I padroni di casa, come tante squadre inglesi, hanno un passo decisamente diverso quando giocano in casa rispetto al rendimento in trasferta, infatti in questa stagione all'Emirates hanno subito un solo ko ad opera del Manchester City alla prima giornata di Premier, ovvero agli albori della nuova gestione tecnica targata Emery. Il tecnico spagnolo, peraltro, è considerato a giusta ragione un mago di questa competizione avendola vinto per tre volte consecutive quando sedeva sulla panchina del Siviglia.
La rosa della compagine londinese è ricca di talenti oltre che di giocatori esperti e duttili ed inoltre è molto ampia, ciò consente all'allenatore ex PSG diversi schieramenti tattici che prepara con cura meticolosa modellandoli in funzione dell'avversario. Per questa sfida contro gli azzurri, Emery potrebbe optare per una difesa a 3, al fine di consolidare la fase passiva che è il punto debole dell'Arsenal e dare ai due terzini maggiore libertà di proposizione specie a sinistra con Kolasinac che in queste circostanze si trasforma in esterno offensivo. In mezzo al campo c'è il giusto mix di quantità e qualità, c'è solo l'imbarazzo della scelta per il tecnico con i vari Ramsey, Guendouzi, Torreira e Xhaka per formare la coppia di centrali con i primi due favoriti in quanto per caratteristiche si integrano meglio. Quasi certo, invece, il terzetto d'attacco con Ozil, Lacazette ed Aubameyoung che dovrebbero partire titolari mentre Mikhitaryan, Iwobi e Denis Suarez sono validissime alternative a gara in corso.
I concetti di gioco dei gunners sono tipici delle squadre britanniche, ovvero grande velocità, pressing alto ed intenso con l’obiettivo di recuperare palla il più velocemente e ribaltare subito l'azione con verticalizzazioni improvvise che sono una "manna" per i movimenti rapidi ad attaccare la profondità di Lacazette ed Aubameyoung. Da questo punto di vista i difensori centrali azzurri dovranno cercare la giocata di anticipo restando comunque in contatto con l'avversario diretto mentre i due terzini dovranno stringere verso il centro per evitare l'uno contro uno che potrebbe risultare letale specie per Maksimovic che non è molto rapido.
Il Napoli ha la grande occasione per dimostrare che gli ultimi due risultati negativi in campionato sono stati frutto della scarsa motivazione e non di problemi di natura fisica o tecnica. Per fare ciò dovranno adeguarsi subito al clima di battaglia sportiva ed ai ritmi altissimi che i padroni di casa imporranno al match senza tuttavia generare entropia tattica che snaturerebbe il proprio modo di giocare. Bisognerà impostare la manovra con palla a terra per sorprendere i centrali difensivi londinesi che sono forti fisicamente ma incontrano qualche difficoltà negli spazi stretti. Altra situazione da sfruttare saranno gli attacchi sulle corsie esterne alle spalle dei terzini che non sempre rientrano con i tempi giusti a coprire la propria zona di competenza, su questo Callejon potrebbe diventare l'arma in più a disposizione di Ancelotti.
Nell'ottica qualificazione, comunque, non deve essere sottovalutato che questo è solo il primo round di una sfida che si concluderà la prossima settimana al San Paolo, quindi il Napoli può pensare di gestire in questa occasione cercando di massimizzare il risultato e poi giocarsi il passaggio del turno nell'arena di Fuorigrotta.
Antonio Rea

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