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13/03/2019

Salisburgo - Napoli: l'analisi tattica

Salisburgo - Napoli: l'analisi tattica

 Il Napoli è atteso dal Salisburgo per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League; in terra austriaca gli azzurri vogliono staccare il pass per i quarti forti del 3-0 maturato sette giorni fa al San Paolo. Tuttavia il margine ottenuto nella gara casalinga non deve far abbassare la guardia agli uomini di Ancelotti anche perché il Salisburgo alla Red Bull Arena è una macchina da guerra che in passato ha già ribaltato situazioni critiche. Sul proprio campo, inoltre, la squadra allenata da Rose non perde dal 2016 e nel precedente turno di EL ha sconfitto per 4-0 il Bruges; in questo è fondamentale la spinta dei propri supporters che sono ubicati a ridosso del terreno di gioco ed in ogni occasione gremiscono l'impianto austriaco.

Nella gara d'andata abbiamo ammirato una formazione ben organizzata nel suo 4-3-1-2 con le linee dei reparti molto ravvicinate ed un pressing portato fin sulla sedici metri avversaria. Il Napoli dovrà tenere alta la concentrazione per l'intera gara poiché il Salisburgo è una squadra che non molla mai, infatti al San Paolo creò diverse situazioni pericolose specie nel finale e solo grazie alla bravura di Meret che i partenopei riuscirono a tenere la porta inviolata.

La squadra biancorossa gioca in costante proiezione offensiva con i terzini Lainer ed Ulmer che spesso sono allineati al trequartista per fare densità nella metà campo avversaria dove si vedono le cose migliori a livello tecnico-tattico. Ovviamente questa propensione a disporsi alti e con tanti uomini fa si che la retroguardia sia poco protetta ed infatti nel match d'andata il Napoli ebbe diverse occasioni per arrotondare il risultato.

Attenzione particolare dovrà essere prestata per Wolf che con i suoi movimenti tra le linee può dare molto fastidio alle strategie difensive di Ancelotti. Il talento austriaco ha mostrato grande temperamento malgrado la giovanissima età, è dotato di un buon tiro dalla distanza ma anche tempi di inserimento molto efficaci e per questo rappresenta il pericolo numero 1 insieme all'attaccante Dabbur, capocannoniere di questa edizione di EL.

Molto importanti per la qualificazione saranno i primi minuti di gara, è assai probabile che il Salisburgo parta con il piede schiacciato sull'acceleratore per tentare di sbloccare subito il risultato, il che darebbe l'abbrivio per la grande rimonta. Da questo punto di vista gli azzurri dovranno essere pronti alla battaglia sportiva, i centrali di centrocampo dovranno schermare la difesa che per l'occasione sarà orfana dei titolari Koulibaly e Maksimovic oltre al lungodegente Albiol. Chiriches e Luperto, per motivi diversi, non hanno l'abitudine a giocare novanta minuti pertanto questo potrebbe rappresentare una criticità per Ancelotti che, in fase di non possesso, dovrebbe stringere Hysaj verso il centro e formare una difesa a tre mentre Callejon si abbasserebbe per tamponare la falla sull'out destro basso. In fase di proposizione il Napoli deve insistere con transizioni verticali attaccando anche con Fabian e Zielinski per creare superiorità numerica a ridosso dell'area di rigore austriaca tenuto conto che all'andata i due centrali di Rose hanno subito oltremodo queste situazioni. Ovviamente Milik e compagni dovranno essere cinici e sfruttare tutte le possibili situazioni favorevoli che dovessero presentarsi, sovvertendo di fatto il trend negativo dell'ultimo periodo dove si finalizza poco rispetto alle occasioni create.

Segnare una rete potrebbe significare spegnere le velleità degli avversari quindi gli azzurri non dovranno limitarsi a contenere ma dovranno ribattere colpo su colpo anche perché la formazione di Ancelotti è costruita per avere il pallino del gioco ed incontra notevoli difficoltà quando deve subire.
 

Antonio Rea

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