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19/02/2019

Napoli: operazione 'dangerous gas', la GDF sequestra 2.800 bombole di GPL

Napoli: operazione 'dangerous gas', la GDF sequestra 2.800 bombole di GPL

I militari del dipendente I Gruppo Napoli hanno posto sotto sequestro circa 2.800 bombole di Gpl, per un totale di circa 50.000 litri di prodotto, detenute per la successiva vendita, senza rispettare le minime regole di sicurezza. In particolare, le Fiamme Gialle napoletane hanno effettuato una serie di controlli nei confronti di diversi rivenditori di bombole di Gpl ad uso domestico operanti nella città di Napoli e nelle località limitrofe, con lo scopo di verificare il corretto adempimento delle regole in materia di sicura detenzione dei materiali esplodenti, in un periodo caratterizzato dall’elevato consumo a causa delle rigide temperature invernali. In 6 depositi sono state rilevate violazioni alla normativa vigente, in alcuni casi anche molto gravi, non solo in frode del libero e corretto commercio, ma anche costituenti un serio rischio, sia per i futuri utilizzatori del prodotto, che per le persone residenti nelle immediate vicinanze dei depositi. Difatti, i militari hanno rilevato una sistematica violazione, non solo relativa alla quantità di prodotto effettivamente venduta, costantemente inferiore a quella indicata sulle bombole, ma anche inerente agli obblighi di sicurezza da adottare nel trattare materiale esplodenti. Il 90 % circa delle bombole di Gpl era infatti privo di collaudo o con lo stesso scaduto, se non addirittura falsificato.

In uno specifico intervento, nella zona di Chiaiano (NA), i militari si sono trovati di fronte ad un deposito di bombole totalmente privo di sistemi antincendio ubicato a pochi metri da alcune abitazioni. I finanzieri, dall’analisi della documentazione ed insospettiti dalle etichettature delle bombole, hanno poi rinvenuto, in un piccolo garage sotterraneo nelle vicinanze, ulteriori bombole vuote, ma soprattutto, insieme a cartellini in plastica pronti per essere stampati, un’attrezzatura artigianale che veniva utilizzata per falsificare le revisioni periodiche obbligatorie, attestanti il rispetto degli standard di sicurezza. Al termine del servizio tutti i siti sono stati messi in sicurezza ed i responsabili delle attività commerciali sono stati denunciati a vario titolo alla competente A.G..

La Redazione

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