La beffarda eliminazione subita in Champions League è stata ormai archiviata, la coppa Italia è stata precocemente abbandonata e il primo posto in campionato, salvo improvvisi crolli della capolista Juventus, sembra irrimediabilmente compromesso. Arriva ora per il Napoli il momento d'investire le migliori energie sull'Europa League, torneo nel quale è possibile interpretare un ruolo da protagonista. Gli azzurri iniziano il loro cammino dal Letzigrund, teatro della sfida valevole per l'andata dei sedicesimi. Salutato ufficialmente Hamsik, partito alla volta della Cina, Ancelotti conferma il 4-4-2 nel quale Meret guadagna la conferma tra i pali e Maksimovic sostituisce Albiol, operato in settimana a Londra per risolvere il problema al tendine del ginocchio, mentre Ghoulam rileva l'altro infortunato Mario Rui con Malcuit che viene preferito ad Hysaj.

Il tecnico non attua alcuna rotazione in mediana  e sceglie Insigne per affiancare Milik nel tandem offensivo. Magnin si affida al 3-4-2-1 nel quale Odey agisce da punta centrale. Grazie ad un autorevole prima frazione di gioco i partenopei mettono in palese evidenza la netta differenza di valori tra le due formazioni , indirizzano la contesa a proprio favore e iniziano nel migliore dei modi il percorso nella seconda competizione continentale per club. Il 3-1 finale mette una seria ipoteca sul passaggio agli ottavi di finale e consente al trainer emiliano di gestire con serenità la partita di ritorno in programma giovedì prossimo al San Paolo. Gli ospiti sbloccano la gara all'undicesimo del primo tempo grazie ad Insigne, pronto a spingere in rete da pochi passi l'assist di Milik che approfitta del clamoroso errore dell'estremo elvetico. Per il nuovo capitano si tratta del gol numero settantacinque in maglia azzurra.

Dopo dieci minuti  tocca a  Callejon, nuovamente in gol in trasferta dopo quasi un anno, raddoppiare finalizzando una bella manovra corale . Nel finale lo spagnolo porge l'assist per Zielinski, tra i migliori in campo, che supera  la retroguardia dei padroni di casa con una percussione devastante conclusa con un potente diagonale sul primo palo. Il rigore concesso da Mazic per un fallo di mano di Maksimovic che non appare poi così evidente e trasformato da Kololli serve solo ad attenuare le proporzioni della vittoria napoletana. Ancelotti può ritenersi certamente soddisfatto dell'approccio dei suoi e della qualità del gioco espresso ma può e deve , in previsione dei confronti più impegnativi,  spronare la squadra a tenere alta la concentrazione nell'arco dei novanta minuti e a concretizzare nel migliore dei modi le tante occasioni create.