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07/01/2019

Napoli: bilancio positivo a metà stagione, ora c'è l'Europa League.

Napoli: bilancio positivo a metà stagione, ora c'è l'Europa League.

Il 2018 si è chiuso positivamente per gli azzurri che, nell'ultima giornata del girone d'andata, hanno strappato una vittoria ad un Bologna determinato. I partenopei hanno consolidato la seconda posizione distanziando l'Inter di 5 punti e restando alle spalle della Juventus di 9 punti. Distacchi non molto importanti, certo, ma che possono variare positivamente o meno in una manciata di gare. Tuttavia, prima di capire cosa sarà del Napoli nel 2019, ci soffermeremo sulla prima parte di stagione appena trascorsa. In primo luogo, snocciolando qualche numero, dobbiamo sottolineare come i partenopei, su diciannove partite giocate, ne abbiano perse solo tre, pareggiate due e vinte quattordici. Un ruolino di marcia di tutto rispetto rafforzato dalla conta delle reti fatte e subite, rispettivamente trentasette e diciassette, facendo del Napoli la terza squadra con migliore attacco e difesa.

Risultati giunti grazie ad un lavoro intenso da parte del tecnico Ancelotti, arrivato quest'anno all'ombra del Vesuvio. Fin da subito, il compito del tecnico di Reggiolo è stato quello di elevare definitivamente il Napoli alla dimensione europea, infondendo nell'organico quel bagaglio d'esperienza e mentalità che mancava ai napoletani. Ciò, lo si è potuto notare con grande evidenza nelle gare di Champions League contro Paris Saint Germain e Liverpool, vere e proprie superpotenze del calcio mondiale. Tuttavia, le grandi prove fornite contro quest'ultime non hanno permesso di evitare l'eliminazione dei partenopei dalla Champions e la "retrocessione" in Europa League. L'ambiente azzurro, a partire dal tecnico, si sarebbe aspettato un esito differente dell'avventura europea augurandosi di percorrere quanta più strada possibile. Pertanto, questa prima parte di stagione ci ha permesso di assistere ad un mutamento significativo del sistema di gioco, passando da un intenso possesso di palla ad una maggiore verticalizzazione della manovra offensiva. Inoltre, il tecnico è riuscito nell'intento di utilizzare gran parte della rosa con ottimi risultati, valorizzando i nuovi arrivi e consentendo ai profili di maggior impiego di riprendere il fiato. Nel girone di ritorno, gli azzurri dovranno recuperare i suoi interpreti migliori come Insigne che, da novembre, è rimasto senza reti. Una situazione sanata da un Milik straordinario che con la sua altissima media reti si piazza nella rispettiva top ten europea. Rimanendo in ambito attaccanti, un altro assente è certamente Mertens che ha sofferto, da un lato il cambio di gioco e, dall'altro il basso rendimento del numero 24 partenopeo. Infine, ci si aspetta dagli azzurri, un'ulteriore maturazione dal punto di vista della personalità così da affrontare nel miglior modo possibile quegli avversari tecnicamente e psicologicamente più solidi.

Fabrizio Rossi

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