04/01/2019
Napoli: a metà stagione il bicchiere è mezzo pieno ma si può migliorare
Lo scorso giugno, in casa Napoli è ufficialmente iniziato un ciclo con l’addio di Sarri e l’approdo sulla panchina azzurra, di Ancelotti. La prima metà stagione azzurra ha lanciato molti segnali positivi, soprattutto se si pensa che il corso con il nuovo tecnico è appena agli albori, anche se non sono mancate due sconfitte in altrettanti scontri diretti ed una mancata qualificazione in una Champions League, comunque giocata ad alti livelli.
Per ora gli azzurri hanno salutato la massima competizione Europea per club per spostare gli obiettivi, anche più realistici, sull’insidiosa Europa League, mentre in campionato le cose vanno anche oltre i piani più ottimistici. Con Ancelotti in panchina infatti, sono arrivate tre sconfitte (tutte esterne) quando siamo solo a metà stagione, ma i punti al giro di boa totalizzati sono ben 44, che diventerebbero 88 mantenendo la stessa media, a dirla tutta sarebbe difficile chiedere di più a questa squadra che ad oggi, tiene a distanza la terza classificata di ben cinque lunghezze. Per quanto riguarda la sopracitata avventura Europea, la mancata qualificazione agli Ottavi, avvenuta solo in una partecipazione su due con Sarri, è comunque un punto a sfavore con un Napoli sì sfortunato ai sorteggi, ma comunque all’altezza della situazione, che guarderà sempre a questo mancato obiettivo, con un pizzico di rammarico.
Le statistiche comunque, sono a favore di questa squadra che potrebbe restare sugli standard degli ultimi anni dove il Napoli ha sempre centrato la qualificazione in Champions League con Sarri ed in una occasione su due con Benitez. Per quanto riguarda il gioco, quella del nuovo tecnico è assolutamente una squadra meno spumeggiante di quella del suo più immediato predecessore, ma c’è da dire che non sono solo le vittorie a non farsi attendere. Le soddisfazioni infatti, arrivano anche dalle risposte date sul campo da molti giocatori, alcuni dei quali, va detto, davvero molto poco utilizzati nella gestione precedente come Maksimovic, Luperto, Rog e Ounas. Discorso a parte per Milik che è già a 10 gol in campionato, ma è anche in uno stato di forma ottimale, mai raggiunto a causa degli infortuni, nelle prime stagioni all’ombra del Vesuvio.
Mister Ancelotti, ha inoltre avuto un trittico di portieri davvero notevole e forse complice anche l’infortunio in ritiro di Meret, il tecnico di Reggiolo, ha praticato il turnover anche in questo ruolo dove gli estremi difensori sono stati tutti utilizzati. A continuare a crescere in maniera esponenziale, è stato su tutti Koulibaly, ormai tra i centrali più forti al Mondo, insieme a lui, note positive anche per Mertens ed Insigne, con qualche “partita no” nel mezzo e l’instancabile Allan, sempre più importante nelle strategie azzurre. Per chiudere, i due calciatori a cui si potrebbe chiedere di più per il lato caldo della stagione: Zielinski e Diawara, di quest’ultimo sono tante le voci che lo vedrebbero partire a gennaio, ma è difficile che il Napoli voglia modificare ora la rosa, a meno di un acquisto immediato che colmerebbe la casella lasciata vuota dal classe ’97.
Vincenzo Capuano
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