napoleggiamo
up
home

23/11/2018

Napoli - Chievo Verona: l'analisi tattica

Napoli - Chievo Verona: l'analisi tattica

Riprende la serie A dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, il Napoli ospita al San Paolo il Chievo Verona per la tredicesima giornata. L'impegno con i clivensi in campionato precede di tre giorni quello di Champions League contro la Stella Rossa per cui gli azzurri devono evitare ogni forma di distrazione al fine di mantenere il trend positivo di questo avvio di stagione. Peraltro, la squadra veronese ha da poco affidato la guida tecnica a Mimmo Di Carlo dopo le dimissioni di Ventura e questo potrebbe generare qualche spinta motivazionale positiva nella squadra che al momento è ultima in classifica con 0 punti al netto del -3 di partenza.

L'allenatore ciociaro conosce molto bene l'ambiente veneto tenuto conto che per lui è la terza esperienza alle dipendenze del presidente Campedelli. Prima che sull'aspetto tattico, Di Carlo dovrà incidere molto sulla testa della squadra che in questa stagione ha subito diverse vicissitudini negative tra cui la penalizzazione in classifica, qualche punto perso immeritatamente nei minuti finali delle gare e, non ultimo, l'inaspettata rinuncia dell'ex tecnico della nazionale. Bisogna evidenziare che il valore della rosa gialloblù non rispecchia l'attuale situazione di classifica, infatti essa è ben amalgamata con gente di esperienza come Sorrentino, Rossettini, Radovanovic, Giaccherini ma anche giovani talenti tra cui Bani, De Paoli e Stepinski.

E' probabile che il tecnico del Chievo non stravolga il canovaccio tattico utilizzato da D'Anna prima e da Ventura poi, ovvero il 4-3-2-1 che diventa 4-5-1 in fase di non possesso. La squadra gioca sempre molto corta e raccolta nella propria metà campo con centrocampisti di quantità e rottura come Radovanovic, Obi ed Hetemaj a protezione della difesa. In fase di costruzione il Chievo tende a cercare la soluzione diretta con lanci lunghi per la punta centrale che scarica in direzione dei compagni per poi attaccare a sua volta la profondità. Da questo punto di vista Giaccherini e Birsa sono molto pericolosi grazie alla loro buona tecnica di base e ai movimenti ad accentrarsi e giocare tra le linee; essi giocano spesso sulla fascia opposta al piede preferito in modo da rientrare più facilmente per il tiro. Inoltre, la squadra clivense sviluppa poco il gioco per vie centrali considerato che utilizza un metodista di quantità come Radovanovic, viceversa sfrutta molto le corsie laterali grazie alle sovrapposizioni dei due terzini che arrivano spesso al cross da fondo campo.

Per il Napoli un impegno che solo sulla carta appare semplice, la squadra azzurra dovrà imporsi in mezzo al campo dove ci sarà densità con tanti uomini in maglia gialloblù ad aggredire il portatore di palla. Sarà opportuno allargare il gioco sulle corsie laterali anche sfruttando l'impostazione dalle retrovie di Albiol e Koulibaly e cercare la superiorità in quella zona di campo in particolare dalle parti dove opera Birsa che in fase di contenimento potrebbe avere qualche problema non avendo nelle caratteristiche questo tipo di situazione. Insigne dovrà svariare su tutto il fronte offensivo per non dare punti di riferimento agli avversari e tentare anche qualche soluzione dalla distanza anche se è probabile che Di Carlo adotti una marcatura speciale per il talento di Frattamaggiore.

Lo stadio che si preannuncia pieno dovrà essere un ulteriore stimolo per la squadra di Carlo Ancelotti per ripartire nel migliore dei modi e tirare la volata verso la vetta della classifica.

 

Antonio Rea

twitter

Spazio Sponsor: