Lainer sì, Lainer no. Poi di nuovo sì, alla fine no definitivamente. Era proprio lui l’obiettivo numero uno per la fascia destra difensiva del Napoli. De Laurentiis e Giuntoli avevano fondato le proprie idee di riempire la voce terzino destro col tassello austriaco. Poi non se n’è fatto più nulla. Allora si è giunti alla doppia opzione Sabaly-Arias, col primo preferito al secondo (che però è più forte) perché sa giocare anche a sinistra e può dare una mano fino al rientro di Ghoulam. Sembrava che il senegalese fosse la carta giusta, ma dopo un tram-tram simile a quello visto per Lainer, anche lui è saltato definitivamente per problemi fisici che lo terranno lontano dai campi ancora per un tempo imprecisato. Allora tutto su Arias? Forse sì, se non fosse per lo status di extracomunitario del colombiano.

De Laurentiis avrebbe voluto Sabaly come terzino destro e Ochoa come portiere facente parte del terzetto di estremi difensori azzurri. Il messicano sta per diventare comunitario, cosa che al momento non è ancora. Non si vuole sprecare uno slot di extracomunitario. Bisognerebbe vendere Vinicius all’estero, ma potrebbe non bastare.

Idealmente, il Napoli vorrebbe lasciare una casella libera di extracomunitario per l’eventuale (ma paventato più dai tifosi e dai giornalisti, che dalla società) colpo di mercato finale. Inutile dire che si spera ancora in Cavani, ma sono solo false speranze da non cullare. Piuttosto, il presidente ha escluso l’unica pista che economicamente e tecnicamente sarebbe un colpo importante: Mario Balotelli. L’ex Inter ha un rapporto straordinario con Napoli ed uno dei suoi figli adorati, Lorenzo Insigne. Per cui, al 90%, la coppia di centravanti del Napoli per la prossima stagione sarà Milik-Inglese con Mertens falso nueve sullo sfondo.

Tornando al terzino, l’altra opzione porterebbe a Darmian del Manchester United, soluzione gradita ad Ancelotti, molto meno gradita (visto il costo del 29enne ex Torino) a De Laurentiis. A questo punto, tutto su Arias, il cui status di extracomunitario costringerebbe a scegliere come terzo portiere Bardi (ora a Frosinone) oppure Gabriel (di proprietà del Milan, per lui sarebbe un ritorno, anche se la prima esperienza azzurra non è stata lieta).

Insomma, uno scenario tutt’altro che esaltante, figlio di una programmazione non lineare. Il mercato è in standby ormai da troppo tempo. Sullo sfondo, gli striscioni di contestazione al presidente di una parte dei tifosi azzurri. E non c’entra solo il mercato.