Per quanto beffarda e dolorosa, la sconfitta con l'Ugnheria non pregiudica il lavoro del Setterosa. Le basi per un futuro vincente ci sono tutte: gruppo rinnovato e più giovane, difesa più solida. Resta da migliorare la fase offensiva, pochi i gol realizzati rispetto alle occasioni prodotte.  E' stato così anche nei quarti di fi inale con le azzurre costrette a cedere il passo alle campionesse in carica dell'Ungheria che hanno vinto 10-9 (1-3, 4-1, 1-4, 4-1) grazie anche alla parata di Gangl sul rigore tirato da Bianconi a 18 secondi dalla fine.

L'Italia giocherà per il quinto posto, con tanti rimpianti per come si è sviluppata la partita con l'Ungheria. Da ricordare la grandissima prestazione di Arianna Garibotti e la super paraa di Gorlero sul rigore di Keszthelyi a neutralizzare il potenziale 7-7. La svolta arriva nei primi 6 minuti del quarto tempo: l'Ungheria trova due reti e si riporta in parità, l'Italia fallisce una superiorità numerica, l'unica concessa in questa frazione, poi una magia della capitana Keszthelyi  rgala il vantaggio alle magiare a 29 secondi dalle fine. Palmieri conquista rigore dieci secondi dopo, ma è bravissima Gangl che intuisce e respinge la conclusione di Bianconi. Finisce con amarezza e rimpianti.
 

foto di Fabio Barbieri