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22/03/2018

Napoli:con 'Mosè in Egitto', il Teatro di San Carlo apre le celebrazioni rossiniane

Napoli:con 'Mosè in Egitto', il Teatro di San Carlo apre le celebrazioni rossiniane

Il Lirico di Napoli è il primo teatro a celebrare Rossini nei 150 anni dalla morte. E lo fa ancora una volta, come nel caso dell’apertura della Stagione con La fanciulla del West di Puccini, con un’opera minore, meno conosciuta, e che invece tanto sorprende per il potente fascino della sua partitura.

È inusuale vedere Mosè in Egitto in scena a Napoli. Unique Watches E infatti torna adesso al San Carlo dopo venticinque anni. E gli anni, la storia, sembra effettivamente passata guardando a questo allestimento in cui il senso della contemporaneità è dipinto. Con la regia di David Pountney, le scene di Raimund Bauer e la direzione di Stefano Montanari sin dai primi minuti il pubblico diventa preda dello spettacolo. Un’azione tragico-sacra in tre atti che inizia con un lungo e totale buio nel quale sono immersi la sala e il palco, a rappresentare la piaga alla quale il popolo egiziano sarebbe stato destinato secondo i racconti biblici. Poi una luce tra due muri, uno blu e uno rosso, quello che rappresenta gli ebrei e gli egiziani. Una musica dai toni patetici ben controllati però dal Direttore Montanari che conduce in maniera accorta il fluire inesorabile del tempo. Sono scene astratte quelle che lo spettatore si trova davanti, rappresentanti in modo plastico quello che non era solo un conflitto religioso ma anche politico, ispirate ai colori esplosivi di Chagall. I costumi di Jeanne-Marie Lecca, infatti, come delle pennellate dense e precise, colorano ogni corista, ogni interprete a costituire i centimetri di una tela. Il cast internazionale molto affiatato e commovente nel quale figurano Alex Esposito (Faraone), Christiane Rice e Arianna Vendittelli (Amaltea), Enea Scala (Osiride), Carmela Remigio e Karen Gardeazabal, Giorgio Giuseppini e Goran Jurić (Mosè). L’Orchestra e il Coro in forma smagliante sono quelle stabili del teatro.

Dal 5 marzo 1818, anno della prima rappresentazione assoluta dell’opera e proprio al San Carlo, Mosè in Egitto ha continuato a stupire il pubblico napoletano come quando nel 1993 sul podio c’era Salvatore Accardo e alla regia Hugo De Ana. Da ora chi si accingerà a realizzare un nuovo allestimento non tradizionale di quest’Opera, avrà davanti a sé un ostacolo in più da superare: il certo positivo ricordo di questa nuova prova della Welsh National Opera.

150 anni fa moriva Gioacchino Rossini e il San Carlo oggi lo celebra doppiamente con la rappresentazione di Mosè in Egitto, la quarte delle nove corone rossiniane, in scena dal 15 marzo 2018 ma anche con l’inaugurazione di una mostra nel museo Memus. In numerose teche sono esposti decine di oggetti che agli appassionati permetteranno di scoprire aneddoti, segreti e curiosità sulla vita del grande compositore pesarese.
 

Annalisa Davide

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