16/02/2018
E.League: il Napoli perde in casa 3-1 dal Lipsia. Ci vorrà un’impresa per passare il turno
Nei 16esimi di finale di Europa League, il Napoli riceve il Lipsia nella gara di andata della seconda coppa per club.
Sarri fa ampio turnover e schiera Reina tra i pali; la difesa a quattro si compone di Maggio, Tonelli, Koulibaly e Hysaj; a centrocampo Rog, Diawara e capitan Hamsik; in attacco Callejon, Zielinski ed Ounas.
Hasenhuttl deve invece rinunciare per tutta la parte restante della stagione al terzino sinistro Halstenberg (stesso infortunio di Ghoulam, guarda un po’ il destino) e si affida a Werner con Poulsen per scardinare la difesa azzurra. Arbitra il portoghese Artur Dias.
Inizio gara non straordinario del Napoli. Werner è il più pericoloso e in due minuti tra il 7’ e l’8’ impegna Reina. I tedeschi sono corti e ben organizzati nel loro 4-4-2 col bomber che insieme a Poulsen è coadiuvato da Keita e Sabitzer. In altre parole, il Lipsia attacca anche con 4-5 uomini. E il Napoli? Al massimo uno o due in area avversaria. Pochi inserimenti, pochi lanci di Diawara che gioca soprattutto in orizzontale. Al 25’ l’unica occasione di Callejon nasce da un pasticcio difensivo della squadra seconda in Bundesliga, ma lo spagnolo non ci mette cattiveria. Lo 0-0 al termine del primo tempo è inevitabile.
Nella ripresa il Napoli sembra più voglioso. Gioca di rimessa e anche bene. Al 53’ su una azione che coinvolge Callejon e Rog, la palla giunge a Ounas che con un diagonale di destro supera Gulacsi. E’ l’1-0 azzurro. A questo punto Sarri fa una scelta forse dettata dalla gara contro la Spal tra meno di 72 ore. Al 54’ subito dentro Insigne e Mario Rui al posto di Hamsik e Hysaj. Il Napoli pare perdere qualcosa sul suo lato sinistro. Stranamente. Al 60’ esce pure Ounas per far posto ad Allan. E su una palla persa banalmente da Diawara, Sabitzer mette al centro, velo di Poulsen e Werner brucia Reina. E’ l’1-1. I tedeschi sembrano migliori fisicamente. E forse pure tatticamente. Al 71’ Callejon e Insigne concertano il vantaggio del Napoli, ma stavolta Gulacsi è superbo. Al 74’ il Lipsia passa: lancio sul filo del fuorigioco per Poulsen che segue il movimento centrale di Bruma e lo mette in condizione di battere a porta vuota. E’ il 2-1 tedesco. Il Napoli va in confusione. Insigne esegue errori che normalmente non fa. Callejon non corre più come i primi tre quarti di gara. Al 93’, sugli sviluppi di un corner per il Napoli, scellerato tiro di Diawara che innesca il contropiede tedesco orchestrato dal neo entrato Forsberg e concluso da Werner per il 3-1 del Lipsia.
Brutta, bruttissima figura del Napoli. Si dirà che l’impegno era non massimale perché dopo meno di tre giorni c’era la SPAL, ma c’è modo e modo di perdere le partite. Lo squalificato Mertens è stato ben sostituito da Callejon, ma il Napoli non può andare avanti coi giocatori fuori ruolo per tutta la parte restante della stagione. Forse sarebbe il caso di guardare bene al mercato degli svincolati. In ogni caso, parlando della gara di ritorno col Lipsia, in terra di Germania servirà un’impresa: vincere segnando tre gol, o comunque con tre gol di scarto.
Vincenzo Perrlla
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