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15/02/2018

Napoli-Lipsia 1-3: gli azzurri compromettono la qualificazione

Napoli-Lipsia 1-3: gli azzurri compromettono la qualificazione

La stagione calcistica entra nella sua fase decisiva con l'inizio della fase ad eliminazione diretta delle coppe europee che tornano al centro della scena dopo la lunga pausa invernale. La sfida tra Stella Rossa Belgrado e Cska Mosca,0-0 il risultato finale, ha ufficialmente segnato la ripresa delle ostilità per l'Europa League che riparte, nel suo percorso,  dai sedicesimi di finale. Il Napoli, qualificato come terza del girone F di Champions League e capolista in serie A, riceve al San Paolo il Lipsia, altra reduce dalla competizione principale ed impegnata nella lotta per la conquista di un posto nella prossima edizione della Champions League. Sarri, sia per i vari infortuni che per la squalifica di Mertens, effettua cinque cambi rispetto alla vittoria contro la Lazio. Il tecnico sceglie Maggio come esterno destro di difesa al posto di Mario Rui con lo spostamento di Hysaj sulla fascia opposta, lancia la coppia Diawara-Rog a centrocampo e si affida in attacco all'inedito tridente Ounas- Callejon-Zielinski. Sul fronte opposto Hansenhuttl sceglie il 4-4-2 nel quale Poulsen e Werner costituiscono il tandem avanzato. Gli azzurri subiscono la rimonta ospite, perdono per 3-1, punteggio che sancisce il quarto ko interno stagionale, e compromettono il discorso relativo alla qualificazione agli ottavi di finale, risultato che richiederà una vittoria con due goal di scarto nella sfida in programma giovedì prossimo a Lipsia. Al goal di Ounas in apertura di ripresa, prima rete con la maglia partenopea per il giovane esterno bravo a capitalizzare l'assist di Rog con un gran destro in diagonale da posizione defilata, ha risposto Werner, pronto a battere Reina con un tocco di punta nell'area piccola per la sua quindicesima rete dall'inizio dell'andata, mentre è stato Bruma a siglare il punto del vantaggio depositando in rete il cioccolatino confezionato da Poulsen, scattato sul filo del fuorigioco. È  stato poi il numero undici ospite a chiudere la contesa in pieno recupero capitalizzando una ripartenza. Evidente la differenza di motivazioni con cui la squadra è scesa sul terreno di gioco rispetto ai suoi abituali standard. Nel pieno rispetto delle sensazioni della vigilia è parsa chiara la scelta di concentrare tutte le energie, di una rosa al momento in difficoltà numerica sul campionato, obiettivo per il quale la squadra dovrà ora battersi fino alla fine per riuscire a superare una Juventus determinata a centrare il settimo tricolore consecutivo.

Indipendentemente dalle contingenze del momento crediamo che un  grande club non possa permettersi il lusso di snobbare preventivamente le competizioni, soprattutto quelle internazionali, e che tanto  la società,in primis, che la squadra debbano ancora compiere un consistente salto di qualità per quanto concerne la mentalità da top club.

Ulteriore segnale negativo la prova ampiamente sotto la sufficienza di alcuni elementi che avrebbero dovuto sfruttare in maniera diametralmente opposta l'occasione concessa dall'allenatore, situazione che conferma quanto poco profonda e bisognosa di qualità  sia la rosa. Vanno tributati i giusti meriti al Lipsia che ha dimostrato di essere formazione ben preparata fisicamente, in grado di tenere un ritmo elevato nei novanta minuti e di esprimere un calcio di qualità eccellente. 

Andrea Addezio

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