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06/12/2017

Feyenoord-Napoli 2-1: gli azzurri escono dalla Champions nel modo peggiore

Feyenoord-Napoli 2-1: gli azzurri escono dalla Champions nel modo peggiore

I gironi eliminatori della Champions League vivono l'atto conclusivo con le squadre che scendono in campo per disputare I match valevoli per il sesto turno dei gironi eliminatori. Il Napoli, terzo nel girone F, affronta il Feyenoord, fanalino di coda del gruppo a quota zero, per alimentare le residue speranze di qualificazione agli ottavi di finale. Per accedere alla fase ad eliminazione diretta gli azzurri devono vincere e sperare che il Manchester City batta lo Shakhtar Donetsk sul proprio campo. Sarri attua tre cambi rispetto all'undici che ha iniziato la sfida con la Juventus: Zielinski sostituisce Insigne, Diawara rileva Jorginho in cabina di regia, mentre Maggio, alla presenza numero duecentonovantanove da quando milita alle pendici del Vesuvio, concede un turno di riposo a Mario Rui e va a completare la linea difensiva con lo spostamento di Hysaj sulla fascia sinistra. Van Bronckhorst conferma il 4-3-3 con Jorgensen al centro del tridente offensivo e il debutto del giovanissimo terzino sinistro Malacia nella linea difensiva. Il fattore C, a lungo invocato dal tecnico toscano nella conferenza stampa della vigilia, non accompagna i suoi uomini, lo Shakhtar non fa sconti e supera l’undici di Guardiola per 2-1 , risultato che  spedisce gli azzurri in Europa League, competizione nella quale ripartiranno,  senza usufruire del vantaggio di essere tra le teste di serie, dai sedicesimi di finale nel prossimo febbraio. I partenopei vengono superati  per 2-1 e dopo una buona partenza subiscono al novantunesimo minuto il sorpasso dei padroni di casa che realizzano con Saint Juste la rete che regala loro i primi tre punti nella competizione e gl’impedisce di essere la ventesima formazione che chiude il girone eliminatorio a zero punti.

Se la partita del De Kuip doveva rappresentare l’immediata reazione alla prima battuta d’arresto subita in campionato la risposta viene rimandata alla sfida in campionato contro la Fiorentina. Infatti dopo l’ottimo approccio che sfocia nella rete di Zielinski dopo meno di due minuti, (il polacco è lesto ad insaccare con il destro da distanza ravvicinata sugli sviluppi da palla inattiva), la squadra, forse condizionata dalle notizie provenienti dall’Ucraina, cala di ritmo, stacca gradualmente la spina e, complice l’ errore di Albiol, subisce il pareggio siglato da Jorgensen, seconda rete alle compagini italiane e sesta nelle ultime sette gare ufficiali per l’attaccante danese. Sarri sicuramente dovrà stimolare i suoi uomini perché anche se il discorso qualificazione risultava alquanto complicato il suo undici doveva mentalmente offrire una prestazione di ben altro spessore perché la metamorfosi in top club passa dall’acquisizione di una mentalità che non lascia mai nulla d’intentato. Da rimarcare che, per l’ennesima occasione, gli avversari sfruttano le errate letture difensive nel gioco in acrobazia, situazione da cui arrivano entrambe le marcature messe a segno dai padroni di casa.

Andrea Addezio

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