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05/11/2017

CHIEVO VERONA - NAPOLI: L'ANALISI TATTICA.

CHIEVO VERONA - NAPOLI: L'ANALISI TATTICA.

Il Napoli si rituffa in campionato dopo le fatiche europee e lo fa al Bentegodi di Verona contro il Chievo per la dodicesima giornata della massima serie. È evidente quanto sarebbe importente vincere per continuare questo fantastico trend che vede gli azzurri primi in classifica con dieci vittorie ed un pareggio, ma parimenti è grande la curiosità di vedere come il Napoli ha assorbito il contraccolpo psicologico dell'immeritata sconfitta subita contro il Manchester City e soprattutto per il grave infortunio patito da Ghoulam che priverà Sarri di uno dei migliori giocatori a disposizione in questo avvio di stagione.

Il tutto, contro un avversario storicamente ostico e che non sta attraversando un buon momento sul piano dei risultati sebbene le prestazioni della squadra di Maran siano di buon livello; difatti, anche nell'ultima gara disputata contro la Samp, il Chievo è stato sconfitto per 4-1 ma avrebbe meritato molto di più, avendo sprecato alcune buone occasioni da rete.

Il tecnico nativo di Trento e' alla quarta stagione sulla panchina clivense e sta portando avanti il suo progetto tattico mantenendo l'intelaiatura base ed inserendo progressivamente alcuni giovani interessanti. Le certezze sono rappresentate dal portiere Sorrentino, dalla linea di difesa a quattro che nelle ultime uscite sta giocando più alta rispetto al solito ed in fase di non possesso usufruisce anche dell'aiuto di Radovanovic il quale si piazza proprio davanti al quartetto difensivo. Dai suoi piedi, inoltre, partono quasi tutte le azioni dei gialloblù che sono accompagnate anche dalle mezzali Castro ed Hetemaj che sviluppano in maniera ottimale le due fasi. In avanti, la punta centrale è Inglese, di proprietà del Napoli, alle cui spalle operano solitamente Birsa ed il giovane Bastien. Insomma un 4-3-2-1 di base che però muta in funzione della fase di gioco, diventando 5-4-1 quando si difende mentre 4-2-3-1 quando si attacca con Castro e Bastien che si allargano rispettivamente a destra e sinistra

Il Chievo è molto bravo in fase di ripartenza, infatti una classica azione gialloblù vede Radovanovic che, appena recupera palla, lancia lungo per favorire gli inserimenti dei velocissimi Castro e Bastien o l'attacco alla profondità di Inglese. La squadra è quella che sinora ha realizzato più goal di testa e questo elemento non va sottovalutato perché il Napoli spesso soffre queste situazioni; peraltro, Birsa ha una grandissima precisione nei cross da palla inattiva che lo rendono uno dei migliori assist-man del campionato. La posizione di quest'ultimo, inoltre, è molto "fastidiosa" per la difesa perché agisce libero da vincoli e svaria su tutto il fronte offensivo cercando di aprire varchi per gli inserimenti di Castro e Bastien. Poi ci sono i movimenti di Inglese che non è un centravanti statico ma fa molto movimento e dialoga con i compagni di reparto; pur essendo abbastanza dotato fisicamente, il giocatore pugliese di nascita possiede una buona abilità nel dribbling e quest'anno ha trovato anche una discreta continuità che gli ha consentito di segnare già 4 reti.

Il Napoli dovrà stare molto raccolto per evitare la possibile inferiorità in mezzo al campo ed in fase attiva dovrà insistere sulle fasce laterali che saranno meno occupate rispetto alle zone centrali proprio in virtù dell'atteggiamento tattico del Chievo. L'azione dovrà viaggiare veloce ma con fraseggi palla a terra per sfruttare le caratteristiche della coppia centrale veronese formata da Dainelli e Gamberini che sono molto dotati fisicamente ma soffrono gli attaccanti veloci. Da questo punto di vista e considerata l'assenza di Ghoulam potremmo certamente vedere più spesso Insigne o Hamsik agire a fianco di Mertens, quasi da seconda punta, per cercare le triangolazioni veloci per vie centrali  a ridosso della sedici metri avversaria.

Antonio Rea

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