A pochi giorni dalla sconfitta di Manchester, il Napoli di Maurizio Sarri torna in campo al San Paolo contro l’Inter, reduce della vittoria nel derby milanese e quindi col pieno di fiducia nel serbatoio. Il tecnico degli azzurri si affida ai titolarissimi, tra cui compare dal primo minuto anche Lorenzo Insigne, nonostante la noia fisica che nei giorni scorsi ne aveva messo in dubbio la presenza. Tutto confermato anche tra le fila dei nerazzurri che si presentano a Fuorigrotta con l’undici di sette giorni fa di cui il la punta di diamante è certamente Mauro Icardi che, dopo la tripletta al Milan, cerca di confermarsi in una gara tra le più importanti degli ultimi anni per i suoi.

Gara dalla grande intensità fin dai primi minuti, durante i quali le squadra si affrontano a viso aperto alla ricerca della giocata giusta che possa sbloccare il risultato. Sono gli azzurri ad andare per la prima volta al tiro dopo cinque minuti, col capitano Marek Hamsik che di sinistro spedisce a lato. Gli uomini di Spalletti , però, reagiscono colpo su colpo arrivando alla conclusione dopo cinque minuti con D’Ambrosio, il cui mancino finisce a lato.

La spinta dei cinquantamila del San Paolo suona la carica per la squadra di casa che si rende più volte  pericolosa; come al minuto diciannove quando un’ottima imbucata di Hysaj pesca Callejon solo in area, ma lo spagnolo prima e Mertens poi,  esaltano i riflessi di Handanovic. I ritmi della prima frazione iniziano a scemare attorno alla mezz’ora ed è la squadra ospite a trarne beneficio. I milanesi, infatti, arretrano di diversi metri il proprio baricentro, concedendo alla squadra di Sarri un possesso palla nella propria metà campo che non crea problemi. Nella ripresa lo spartito non sembra cambiare: l’Inter continua a fare la sua partita fatta di densità ed intensità, lasciando alla velocità dei propri terminali offensivi il compito di provare a far male alla retroguardia partenopea.

E sono proprio gli ospiti i primi ad andare vicini alla rete del vantaggio con Vecino che approfitta di un ottimo contropiede imbastito da Icardi e sorprende Reina in uscita. Solo il perfetto senso della posizione di Raul Albiol (che intercetta sulla linea) salva il Napoli. Gli azzurri provano a rispondere esaltando le qualità dei singoli, ma a tratti sembra mancare quella coralità che aveva contraddistinto le prime uscite stagionali.
E’ certamente Insigne il più pericoloso ed il più ispirato, ma le sue conclusioni sono spesso imprecise.

Sarri prova a dare nuova linfa sostituendo Hamsik ed Allan con Zielinski e Rog, ma la manovra dei suoi non ne beneficia.  I nerazzurri sembrano avere più energie e chiudono ogni spazio. L’occasione più nitida per gli azzurri capita proprio allo scadere, quando un’imbucata di Ghoulam verso Mertens costringe Miranda ad un colpo arretrato, ma Handanovic salva la porta interista. E’ l’ultima occasione di una gara che si conclude così a reti bianche consegnando un punto ad entrambe le squadre che così restano in piena corsa per il titolo.

Dal punto di vista della prestazione resta, però, un piccolo passo indietro da parte degli uomini di Sarri che, probabilmente per merito degli avversari, hanno faticato a produrre calcio come mai in questa stagione.