Gaetano e la pallanuoto, la storia di un grande amore che rischia di finire senza un perché. Ci chiediamo cosa sia passato nella mente e soprattutto nel cuore di questo ragazzo quando ha sfilato la sua calottina numero 5 dopo la finale del campionato U20  (nella quale ha realizzato due gol) e cosa lo freni dal desiderio di indossarla nuovamente.  Un grande talento, una carriera tutta da vivere che svanisce in un silenzio che fa rumore. Noi ricordiamo l'umiltà e la semplicità di Gaetano nell'intervista che ci ha concesso durante lo scorso campionato. La luce che illuminava il suo sguardo quando parlava della pallanuoto, l'emozione palpabile di chi stava realizzando il sogno della vita. Quei campioni che aveva osservato e studiato da piccolo adesso li affrontava da avversari e non erano più quei "giganti" che lo affascinavano e un po' lo spaventavano. 

Una carriera brillante, l'approdo alla Canottieri Napoli, prestazioni convincenti, gol pesanti... Gaetano continua a brillare e arriva anche la convocazione nella nazionale maggiore. Dalla Canottieri al Settebello, un altro traguardo meritatamente raggiunto che spinge Baviera a impegnarsi ancora di più. Un finale di campionato in crescendo, poi la final six. E' il momento chiave della stagione, c'è un punto di rottura, qualcosa che improvvisamente spegne la passione "pura" di Gaetano. Non c'è più "quella luce" nel suo sguardo, non c'è più l'entusiasmo di preparare lo zaino per le prossime sfide.

Dentro di sè, silenziosamente, sta già maturando la decisione di ritirarsi. Chissà quante volte avrà ripensato ai suoi primi approcci alla pallanuoto "vera". La valigia carica di sogni, il cuore pieno di affetti veri. La mamma e il papà, quasi sempre presenti alle sue partite, la fidanzata, gli amici, le passioni e lo studio. 

Gaetano Baviera è l'eroe positivo, il figlio che ogni genitore vorrebbe avere, il fratello perfetto, l'amico ideale, il compagno di squadra con cui condividere sogni, paure, ambizioni e speranze. E' il giocatore da indicare come esempio ai ragazzi che iniziano a giocare affinché capiscano che lo sport è vita, ma la vita non è fatta solo di sport. Se Gaetano rinuncia, non sarà solo il suo sogno a svanire, ma anche quello di tanti ragazzi che stanno ripercorrendo le sue stesse tappe, convinti di poter provare un giorno le sue stesse emozioni. A Gaetano vorremmo chiedere se davvero non gli mancheranno l'adrenaIina dei gol, le trasferte con i compagni, la gioia delle vittorie e la brama di rifarsi dopo una sconfitta, l'abbraccio a fine partita di chi lo ama e lo ha accompagnato e incentivato nella sua passione. 

Noi speriamo che possa cambiare idea, e ci auguriamo di incrociarlo nuovamente alla Scandone, con il suo motorino, il suo zainetto, e il suo sorriso pulito....
 

Richard Mille Replica