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28/09/2016

Cinema: 'Elvis e Nixon', il film che racconta lo storico incontro alla Casa Bianca.

Cinema: 'Elvis e Nixon', il film che racconta lo storico incontro alla Casa Bianca.

Mentre negli USA si assiste al rush finale della corsa alla Casa Bianca, in Italia è uscito Elvis e Nixon, in programmazione dallo scorso 22 Settembre. Il film, prodotto da Amazon Studios, vede la regia di Liza Johnson, alla terza prova dietro la macchina da presa, e l’interpretazione di Michael Shannon e del Premio Oscar Kevin Spacey, rispettivamente nei ruoli de re del rock, Elvis Presley e del 37° Presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon. L’incontro storico, realmente avvenuto, tra due dei personaggi, per motivi differenti, più famosi della storia americana è il fulcro del film, che prova a ricostruirne le motivazioni, le difficoltà di realizzazione e infine lo svolgimento, con un tono leggero ma non per questo superficiale.

Dicembre del 1970. Nixon è l’uomo più potente degli USA, l’uomo nelle cui mani sono concentrate le sorti del Paese in un momento storico particolarmente delicato. Elvis è l’uomo più famoso e più amato, il cantante che manda in delirio le folle con i suoi movimenti di bacino e l’attore protagonista di film d’amore che fanno impazzire le donne. L’uomo che ha inventato quello che dal quel momento tutto il mondo chiama rock. La sua fama lo precede ovunque, che si tratti di un aeroporto, di un bar, di un hotel o del Dipartimento Anti Droga di Washington. Ma, sotterrato da una coltre di notorietà, abiti eccentrici, gioielli ed armi, si cela l’Elvis uomo, che nutre il desiderio di incontrate il Presidente americano. Per realizzare il suo sogno, Elvis si presenta direttamente alla Casa Bianca accompagnato dallo storico amico, Jerry Shilling (Alex Pettyfer) e consegna una lettera destinata a Nixon, chiedendo un incontro. Motivo, la richiesta di contribuire a suo modo alla difesa dei valori tradizionali americani, contaminati dalla diffusione della droga tra i giovani, dalla musica dei Beatles e dalla minaccia comunista.

Elvis si spinge ben oltre, chiedendo di diventare agente segreto aggiunto, per infiltrarsi in incognito negli ambienti in cui è convinto di poter fare la differenza per amore della Patria. L’intero staff del Presidente si mette quindi in moto perché l’incontro possa realizzarsi, abbattendo il muro che Nixon, del tutto contrario, inizialmente erge. L’incontro infine si realizzerà, come testimoniato dalla foto che fu scattata ai due nella Stanza Ovale e avrà uno sviluppo del tutto imprevisto. Di lì a poco ebbero inizio, come sottolinea il film, le intercettazioni che portarono allo scandalo Watergate e alle dimissioni di Nixon.

La pellicola della Johnson, in meno di 90 minuti, ha il merito di raccontare, in modo essenziale e frizzante e con un buon ritmo, un piccolo grande evento della storia americana recente, mettendo in evidenza come due personalità tanto celebri quanto differenti, si siano riconosciute, presumibilmente, molto più simili di quanto esse stesse e il mondo intero potesse immaginare. Conservatore fino al midollo, il Nixon che ci presenta il film nasconde insicurezze e sembra trarre uno slancio dall’incontro con Elvis che, dal canto suo, nel viaggio verso la Casa Bianca, si spoglia almeno per qualche istante della sua celebrità, per far affiorare la sua vera natura, mostrandola senza reticenze al Presidente, simpaticamente, senza il minimo rispetto del protocollo previsto.

Nel film c’è spazio anche per la figura dell’amico di sempre del cantante, Jerry, l’unico che probabilmente riesce a scorgere in Elvis prima l’uomo che la celebrità e che sceglie di dare la giusta misura ad un legame potenzialmente ingombrante e totalizzante, senza rischiare di esserne schiacciato. Un’ottima colonna sonora, l’inserimento di immagini di repertorio, una buona ricostruzione degli anni ’70 tanto nella scenografia quanto nei costumi e soprattutto la grande interpretazione degli attori protagonisti sono, a nostro parere, il valore aggiunto di un film che, in definitiva, merita la promozione.

Maria Marobbio

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