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01/12/2015

Cinema: Il Viaggio di Arlo, il nuovo cartoon Disney Pixar

Cinema: Il Viaggio di Arlo, il nuovo cartoon Disney Pixar

Per la prima volta Disney Pixar decide di far uscire nello stesso anno due film. “Il Viaggio di Arlo” infatti è approdato nelle sale cinematografiche a breve distanza dall’acclamatissimo “Inside Out”.  Si presenta però come un prodotto piuttosto differente da quest’ultimo, così come dagli altri film targati Pixar, quali “Toy Story” ed “Up”, solo per citarne alcuni. Manca infatti di quegli elementi ironici e di quella ricchezza di contenuti e situazioni che rendono i prodotti Pixar fruibili non solo da parte dei bambini quanto di un pubblico adulto, avvicinandosi per questi aspetti forse solo a “Alla ricerca di Nemo”. Sebbene ciò, anche Il Viaggio di Arlo, rimane sicuramente un cartoon appetibile per i più grandi, connotandosi, in definitiva, come un film per tutta la famiglia, nella piena tradizione dei film Disney.


Arlo è l’ultimo nato di tre fratellini di dinosauri; a partire dalla schiusura del suo guscio appare evidente che sia il più fragile ed insicuro e soprattutto il più timoroso dei tre. La famiglia di Arlo appartiene ad una specie di dinosauri incredibilmente evoluti poiché 56 milioni di anni fa un meteorite aveva evitato l’impatto con la Terra. I genitori di Arlo sono diventati così abili coltivatori e hanno messo su una stupenda fattoria: il segno del loro successo è l’impronta che lasciano sul silo del granaio. Anche ai loro figli spetterà l’onore di lasciare la propria impronta quando riusciranno a svolgere brillantemente i compiti a loro assegnati, segno di crescita, maturità e responsabilizzazione. Mentre i fratelli di Arlo, Buck e Libby, crescono forti e coraggiosi e si guadagnano presto il loro momento di gloria, Arlo stenta a crescere e fugge spaventato ogni qual volta entra nel pollaio per dar da mangiare alle galline. Il padre, preoccupato per le difficoltà del figlio, gli assegna il compito di catturare un “parassita” che ruba il raccolto, un cucciolo d’uomo, ma Arlo, spaventato dall’incontro con la selvaggia creatura, non porta a termine il suo compito. Arlo non sa ancora che il piccolo sarà il suo compagno e la sua guida durante il lungo e avventuroso viaggio che intraprenderà dopo essersi smarrito e dopo la morte del padre, annegato nel fiume per salvargli la vita. Il viaggio sarà l’occasione per il piccolo dinosauro di scontrarsi con le difficoltà della vita, di superare difficili prove, nonché di scoprire l’immenso valore dell’amicizia, condividendo con Spot la nostalgia per la famiglia. Non può non esserci il lieto fine: finalmente adulto, ritornerà alla fattoria e affiancherà la sua impronta a quella del padre.

Il Viaggio di Arlo ha una trama piuttosto esile, raccontando con un linguaggio molto semplice la crescita del piccolo dinosauro attraverso il superamento delle proprie paure e l’acquisizione dell’autonomia, fino al raggiungimento della piena maturità. Come da tradizione Disney, non mancano i buoni sentimenti, il valore dell’amicizia, della fiducia, della condivisione e dell’aiuto reciproco e i forti legami familiari, indispensabili per la vita. Il cartoon Pixar brilla soprattutto per il suo grande potere visivo, con una riproduzione spettacolare dell’ambiente: montagne innevate, immense distese di terra, corsi d’acqua, campi coltivati, danza di lucciole lasciano davvero a bocca aperta per la ricchezza di particolari e per il livello grafico raggiunto. Lo sguardo non può che rimanere incantato di fronte a tanta bellezza. Nota distintiva del film è l’ambientazione western, accompagnata da un’accattivante colonna sonora, inedita sinora per la Disney. Pur non essendo tra i migliori prodotti Pixar degli ultimi anni, Il Viaggio di Arlo merita sicuramente di essere visto.

Maria Marobbio

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