napoleggiamo
up
home

15/10/2014

Musica: Il Padrone della festa, risultato vincente dell’alchimia tra Fabi, Gazzè e Silvestri

Musica: Il Padrone della festa, risultato vincente dell’alchimia tra Fabi, Gazzè e Silvestri

Sono reduci da un entusiasmante tour europeo che ha toccato città quali Parigi, Londra (doppio sold out), Colonia, Bruxelles, e si apprestano ad iniziare il tour italiano, che partirà da Rimini il 14 novembre. Sono Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri, amici e già protagonisti di collaborazioni, a partire dalla metà degli anni ’90, quando si esibivano insieme al “Locale” in Piazza del Fico a Roma.

Con la consueta voglia di condivisione e sperimentazione i tre artisti, che hanno dato vita alla “superband” (così è stata definita), si sono cimentati nella creazione del primo lavoro discografico insieme, con brani in cui testi e musica sono spesso composti a sei mani. Si chiama “Il Padrone della Festa” ed è stato anticipato dal primo singolo, Life is sweet, balzato al primo posto delle tracce più scaricate da i-Tunes.
L’intero disco è il perfetto mix delle sonorità che hanno caratterizzato negli anni la carriera di Fabi/Gazzè/Silvestri, i cui ingredienti vincenti sono un equilibrio armonioso di voci che si alternano e si sovrappongono, un’ampia varietà di strumenti, testi ricchi di parole, pregni di vita, amore, ricordi, speranze, cambiamenti, paure.

Il padrone della festa si fa ascoltare con piacere e leggerezza, non risulta mai banale e non presenta sbavature né punti morti. Contiene brani sicuramente di spicco come, oltre alla sopracitata Life is sweet, brano ritmato sul tema del viaggio che percorriamo attraverso la vita, L’Amore non Esiste, grande successo dell’estate e canzone romantica per eccellenza, che propone una nuova prospettiva del rapporto sentimentale, concepito, al di là dell’esistenza dell’amore e delle statistiche, come relazione unica tra due individui.

"Come mi pare", a nostro avviso, è la punta di diamante dell’intero lavoro, brano orecchiabile, musicalmente perfetto, che rimane in mente sin dal primo ascolto; "Alzo le mani", suona come un dolce e moderno stornello e come un inno alla natura, Spigolo tondo, si distingue per le sonorità sudamericane. Una menzione va sicuramente a Zona Cesarini, composta e interpretata dal solo Daniele Silvestri, che, con la semplicità di voce e chitarra acustica, suona quasi come una confessione in forma di ninna nanna.

Scritte dal solo Fabi sono Canzone di Anna, impreziosita dalla tromba di Paolo Fresu, che ha come protagonista una donna fragile e insicura che conserva la speranza e la voglia di essere amata e Giovanni sulla Terra, storia di un uomo dalla vita difficile che vede “la cima sempre un po’ più su”. Gazzè arricchisce l’album con due brani in cui compare Dio, Il Dio delle Piccole Cose, originale riflessione sul senso della vita e Arsenico, che suona come una triste marcia scandita dal suono di tromba e trombone.

Del tutto particolare è L’Avversario, in cui gli artisti mettono in scena un duello sul ring, dove la voce di Silvestri fa da speaker mentre Gazzè e Fabi interpretano i combattenti, un’ironica riflessione dal suono funk-rock sulle rivalità tra musicisti. Chiude il disco la title track Il padrone della festa, lucida riflessione sulla necessità di una svolta socio-politica per il futuro.

Con questo album la svolta è sicuramente per la carriera artistica di Fabi/Gazzè/Silvestri, che confermano un’intesa professionale, oltre che umana, tutta da gustare e da applaudire.

Maria Marobbio

twitter

Spazio Sponsor: